BOTOX o tossina botulinica
La parola BOTOX prende il nome dalla tossina botulinica, che dopo essere stata depurata viene inoculata nei muscoli. Con il passare degli anni, i muscoli del viso subiscono una diminuzione dell’attività contrattile; ciò causa un rilassamento temporaneo della mimica facciale, che a sua volta comporta la formazione di rughe e segni del tempo.
I risultati più vantaggiosi con l’utilizzo del BOTOX si hanno sulle rughe verticali della fronte, tra le sopracciglia e quelle attorno agli occhi. Il trattamento è eseguito in ambulatorio, e gli effetti sono veramente notevoli.
La tossina botulinica BOTOX è una sostanza conosciuta da anni in medicina; il suo primo impiego avvenne proprio in ambito oculistico. La caratteristica principale della tossina botulinica è quella di bloccare la contrazione muscolare. Viene liberata acetilcolina a livello della placca neuro muscolare, inibendo il passaggio del segnale nervoso e di conseguenza la capacità di contrazione dei muscoli.
Il BOTOX e stato approvato dai più importanti organi di controllo internazionali, tra cui la F.D.A., l’organo di controllo statunitense, fin dal 2002. Può essere impiegato senza rischi, sia in campo estetico, sia nel trattamento terapeutico di alcune patologie. A patto naturalmente di essere nelle mani di un medico esperto. L'eventuale migrazione del preparato dalla sede di iniezione avviene in quantitativi così minimi da risultare trascurabile e da non avere effetti nocivi.
L'assoluzione viene da alcuni autorevoli esperti. "Studi condotti sugli animali - spiega Alfredo Berardelli, del Dipartimento di Scienze neurologiche alla Sapienza di Roma - sostenevano che la tossina botulinica potesse raggiungere il midollo spinale ed esercitare effetti sul suo funzionamento. Ma in uno studio da poco pubblicato sulla rivista Neurology abbiamo riscontrato come tale effetto sia sostanzialmente trascurabile alle dosi terapeutiche utilizzate nell'uomo''. Insomma, se anche il botulino potesse in qualche modo spostarsi dal sito in cui viene iniettato, prosegue l'esperto, "ciò avverrebbe in quantità così trascurabili da non poter determinare effetti clinici. Ogni effetto, peraltro, sarebbe a termine e sarebbe reversibile".
Si parla spesso di Lifting non chirurgico o Lifting liquido grazie al Botulino.
Effettivamente, dosando opportunamente le iniezioni della sostanza, è possibile moderare la trazione del sopracciglio verso il basso, favorendo l’azione dei muscoli che lo spingono verso l’alto. Il risultato è un moderato e naturale lifting della coda del sopracciglio che, combinato con l’azione sulle pieghe frontali, produce un effetto molto gradevole di sguardo rilassato e ringiovanito.
La sede principale di iniezione del Botulino è quella delle rughe glabellari, situate alla radice del naso e causate dai muscoli corrugatori. Le altre sedi sono le “zampe di gallina” al lato degli occhi e le rughe della fronte. Ci sono infine altre sedi di iniezione meno frequenti come le labbra dove è possibile trattare con successo le fastidiose rughette verticali del labbro superiore.
La cosa in assoluto più importante, nel momento in cui si pianifica un intervento di questo genere, è di esercitare sempre la massima cautela nella scelta delle strutture e delle preparazioni. Se l’operatore è esperto e conosce bene gli effetti del farmaco e l’anatomia della zona da trattare, i rischi sono pressoché nulli.
IL TRATTAMENTO
Il trattamento viene eseguito dal medico in ambulatorio, dura circa 20 minuti e consiste nell’iniettare alcune gocce del prodotto nei muscoli responsabili delle rughe d’espressione.
BENEFICI DEL TRATTAMENTO
Il trattamento offre tra i molti benefici lo spianamento delle rughe ed un effetto di ringiovanimento della parte.
Non vi è nessun effetto collaterale, e con il tempo vi è il totale recupero dell’attività muscolare.
Medicina estetica: peeling chimico
Il peeling chimico (dall'inglese to peel= spellare) è una tecnica dermo-estetica che consiste nell'applicazione di uno o più agenti chimici esfolianti e/o irritanti sulla cute per un periodo sufficiente ad interagire con strati cellulari sempre più profondi dell'epidermide e successivamente del derma, provocando un danneggiamento selettivo e prevedibile della cute. In altre parole, il peeling chimico è l’applicazione di uno o più agenti esfolianti alla pelle, presentando come risultato la distruzione di porzioni di epidermide e derma, con una conseguente rigenerazione di nuovi tessuti
Il peeling chimico può essere utilizzato per il photoaging, includendo le cheratosi attiniche, l’elastosi solare, le lentiggini e rughe dovute al sole ; disturbi riguardanti la pigmentazione, che includono il melasma, cambiamenti della pigmentazione postinfiammatoria, e altre discromie della pigmentazione, cicatrici superficiali, acne vulgaris, rosacea e milia.
Nel caso in cui la chirurgia e il peeling facciale siano sono state pianificate, la chirurgia dovrebbe essere eseguita prima e il peeling 2 –3 mesi dopo. Se il peeling viene eseguito per primo, deve trascorrere molto più tempo prima che l’intervento chirurgico possa essere eseguito con sicurezza a causa della cicatrizzazione molto lenta in seguito a un peeling.
Il peeling non può essere applicato alle aree che sono state trattate sottoponendole ad un intervento chirurgico di eliminazione delle rughe. Le uniche aree che possono essere considerate per eseguire un peeling, sono quelle attorno alla bocca dal momento che non sono state alterate chirurgicamente.
DERMOABRASIONE
La dermoabrasione è, invece, il processo chirurgico secondo cui la pelle subisce un processo di abrasione di solito mediante la rapida rotazione di uno strumento abrasivo come una spazzola munita di filo metallico, una fresa di diamante o una ruota dentellata. Questo processo rimuove l’epidermide e il derma superficiale ed è impiegato per trattare una grande varietà di condizioni dermatologiche.
La dermoabrasione può essere impiegata per trattare una varietà di cicatrici, includendo cicatrici traumatiche, da acne e chirurgiche oltre a trattare lentiggini superficiali , cheratosi attiniche, tatuaggi dermali decorativi e traumatici, e molto più di frequente, le rughe facciali,in modo particolare nella regione periorale.
Dal momento che la dermoabrasione è un fenomeno meccanico, la profondità della desquamazione è maggiormente controllabile; in tal modo, la guarigione è più veloce e con meno problemi. L’eritema in seguito alla dermoabrasione si risolve più velocemente di quello che si è potuto osservare con il fenolo.
Quali risultati si possono ottenere?
Migliorare l'aspetto della pelle del viso rimuovendo gli strati più superficiali dell'epidermide.
Quali sono i tempi di guarigione?
Il tempo di guarigione è variabile tra 4 e 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling.
Quali sono i disagi del periodo post- peeling?
Rossore ed inscurimento della pelle per alcuni giorni dopo il trattamento, esfoliazione per 8-10 giorni della stessa. p>
Quali sono i rischi della procedura?
Rari casi come infezioni o esiti cicatriziali.
Quale profondità per il peeling?
Sono molti i fattori che devono essere tenuti in considerazione, per scegliere la profondità a cui deve agire il trattamento di peeling chimico: il tipo di inestetismo o patologia che vogliamo trattare, la sostanza utilizzata e la sua concentrazione, la zona di cute trattata, la tecnica di applicazione, il tipo e lo spessore di pelle del paziente, la durata del peeling, ovvero quanto tempo rimane l’agente chimico sulla pelle. Il medico estetico esperto e preparato saprà valutare con attenzione il tipo di pelle del paziente e determinare di conseguenza quale sia il peeling maggiormente appropriato.
DECORSO POST PEELING
- Seguire sempre tutte le indicazioni che vi verranno date dal medico chirurgo che ha effettuato il trattamento.
- E' indispensabile proteggersi in modo assoluto dal sole e dai raggi solari e lampade UVA - UVB per almeno due mesi dopo l'applicazione del peeling (anche in casa) con prodotti che contengano schermi e filtri solari protettivi, per prevenire eventuali iperpigmentazioni postinfiammatorie.
- Lavare la pelle con un detergente delicato, risciacquarla con cura e delicatezza evitando qualsiasi tipo di sfregamento o irritazione e mantenere la cute costantemente protetta con prodotti emollienti.
Il tempo di guarigione varia, da 4 giorni a 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel peeling.
Avvertenze, rischi e complicazioni dei peeling chimici.
Se il peeling è eseguito da un medico estetico esperto e serio, è da considerarsi una procedura sicura e priva di rischi; tuttavia non dimentichiamo che la sua penetrazione nella cute può non avvenire in maniera uniforme, e quindi complicazioni possono manifestarsi in rari casi come infezioni o esiti cicatriziali.
ACIDO GLICOLICO
Il Peeling all’Acido Glicolico (AHA), nel contesto di un trattamento di rivitalizzazione cutanea, risponde perfettamente alle caratteristiche richieste da una metodica che sfrutta il principio di “stimolazione” cutanea e non di ricostruzione. Oltre ad avere un indice di complicanze prossime allo zero, si è evidenziato, nel corso di numerosi test clinici, la capacità dell’acido glicolico di stimolare direttamente i fibroblasti e le cellule basali inducendone una maggiore attività.
Il trattamento con acido glicolico ottiene un progressivo ringiovanimento della pelle che appare più luminosa, elastica, morbida e priva di piccole rughe. Risulta completamente indolore e si conclude con l’applicazione di creme idratanti post-Peeling.